27 agosto 2012

Favola alla rocca di Verucchio

Venerdì sera 24 agosto sono andata insieme ai parenti romagnoli alla rocca di Verucchio per ascoltare una favola. Il paesaggio mozzafiato ha contribuito a creare una bellissima atmosfera. Cielo limpido punteggiato di stelle, il castello illuminato sulla collina che mentre ci avvicinavamo diventava sempre più grande e maestoso e poi, dall’alto, tutta la valle illuminata da piccole lucine.

La favola era molto speciale. Verso le 21:30 si è aperto il portone della rocca e una dama ha fatto entrare tutti i bimbi nel cortile, vicino al pozzo illuminato da tante candele. I bimbi si sono seduti vicino al pozzo e la dama ha iniziato a narrare la storia dei Malatesta. In particolare di Malatesta da Verucchio, il Mastin Vecchio, dei suoi figli, degli amanti Paolo e Francesca…

Dopo aver letto una parte di storia la dama ha fatto notare ai bimbi dei rumori proveniente dall’interno della sala Magna e ci siamo spostati tutti all’interno dove il Mastin Vecchio in persona ha raccontato una parte della sua vita e ci ha invitati a visitare le cucine del castello.

In cucina c’era un tavolo e dopo che i bimbi si sono seduti si è sentita una voce provenire da dietro una libreria… la cuoca Guendalina! La cuoca ha coinvolto i bimbi in un giochino che consisteva nell’indovinare i nomi delle spezie  con gli occhi bendati usando solo l’olfatto.

La favola è proseguita in cortile, nelle prigioni del castello e in una sala in cui abbiamo incontrato Francesca da Polenta che ha raccontato la sua storia d’amore clandestino con Paolo.

Alcuni bimbi si sono un pochino impauriti per il buio e gli effetti scenici come i finti lampi di luci, rumori come finestre che si aprivano o chiudevano … Dopo una storia un pochino paurosa  consegna di medaglie per il coraggio dimostrato a tutti i bimbi e poi danze medievali nella sala Magna! Volendo scegliere un solo aggettivo per descrivere questa favola: favolosa. Una favola favolosa.

Bravissimi i ragazzi della Pro Loco di Verucchio che con questi eventi  permettono al castello di rimanere vivo e danno la possibilità a indigeni e turisti di ammirare le bellezze storiche della Romagna. Chi sono i Malatesta? Chi abita in Romagna non può non averli sentiti nominare, per gli altri: la famiglia Malatesta regnò a Rimini e dintorni dal 1200 al 1500 circa.

Durante la dominazione i Malatesta conquistarono nuovi territori in diverse zone della Romagna e delle Marche e ogni collina di queste due regioni ha una rocca o un castello legato alla signoria dei Malatesta.  Uno dei personaggi più conosciuti della famiglia Malatesta è Giovanni, (Gianciotto), figlio di Malatesta da Verucchio, (detto anche il Mastin Vecchio o il centenario perchè  visse 100 anni). All'età di 32 anni Gianciotto sposò Francesca da Polenta che ne aveva solo 15, non per amore ma per interesse. 

Gianciotto era un guerriero e non era tanto bello al contrario del fratello Paolo. Quando Gianciotto doveva allontanarsi dalla propria dimora per affari il fratello Paolo andava a far visita a Francesca e i due si innamorarono. Qualcuno si accorse del tradimento e avvisò Gianciotto che così potè sorprendere i due amanti e li uccise barbaramente. Dante, nel V Canto dell'Inferno narra la storia dei due amanti.

Concordia, figlia di Gianciotto e Francesca, dopo la morte della madre si ritirò nel convento delle Sepolte vive di Santarcangelo istituito da lei stessa dove visse fino alla morte. 

20 agosto 2012

La tazzina del diavolo alla Rocca di Verucchio

Venerdì sera in buona compagnia siamo andati a vedere lo spettacolo "La tazzina del diavolo" messo in scena da Teatro Officina Zimmermann. Uno spettacolo che faceva parte di una serie di eventi presso la Rocca di Verucchio organizzati nel mese di agosto: Rocca d'incanto. 

Il luogo dove si è svolto lo spettacolo era meraviglioso e ha sicuramente contribuito a creare un'atmosfera magica. Abbiamo lasciato il mare, dove ogni sera c'è tantissima gente, feste, musica e fuochi d'artificio e siamo saliti su una piccola collina nell'entroterra riminese. 

Le luci della città hanno lasciato il posto al buio della campagna che ci ha permesso di osservare le stelle e questo bellissimo panorama. Abbiamo lasciato l'auto vicino alla piazza e abbiamo raggiunto la Rocca a piedi percorrendo piccole stradine in salita. Nel piazzale della Rocca Malatestiana abbiamo atteso che venisse aperto il portone. 

Poco dopo le 21:00 è apparso un diavolo che senza parlare e con l'indice appoggiato alle labbra per chiederci di fare silenzio ci ha scortato fino alla Sala Magna. Lo spettacolo è stato molto bello e chi me lo aveva segnalato lo aveva definito alla perfezione: comico e un po' folle. Gli attori tutti bravissimi! 

La storia ruotava attorno ad una tazzina di caffè. Pretesto per raccontare tante storie e, per diavolo, dimostrare il proprio potere. Una saggia che narra storie e leggende, due amanti che si contendono una tazzina mentre il diavolo si diverte a tirare i fili di uno o dell'altro istigandoli alla comprensione, all'egoismo, alla dolcezza...  

Alcune scene erano veramente divertentissime , alla fine la morte ha portato via la saggia che raccontava storie. Storie che lasciano vivo nella memoria degli uomini il ricordo di fatti e persone permettendo loro di continuare a vivere.  

Applausi, saluti, fotografie e con calma siamo scesi lungo le stradine di Verucchio fino all'auto che ci ha riportato a casa vicino al mare.