In occasione della giornata dell'inclusione abbiamo pensato di coinvolgere alcuni bambini della terza classe primaria nella "progettazione" di un parco giochi inclusivo. Dopo aver illustrato loro, tramite immagini ed esempi, i concetti base accessibilità, abbattimento barriere architettoniche, inclusione, gioco insieme, ai bambini è stato consegnato un foglio con immagini di strutture gioco di ogni tipo da ritagliare e incollare su un cartellone per creare il proprio parco ideale.
Alcune immagini della presentazione
Partiamo dal diritto al gioco: tutti i bambini hanno dei diritti molto importanti come quello alla vita, il diritto alla salute il diritto ad andare a scuola, però hanno anche un diritto che si chiama diritto al gioco.
Sembra un diritto che tutti riescono a fare valere e invece non è così: ci sono dei bambini che hanno difficoltà a giocare nei parchi, ad esempio chi usa una carrozzina per spostarsi oppure chi ha bisogno di stampelle o non ci vede bene.
Ma che cos'è un parco giochi inclusivo? È uno spazio che deve includere tutti. Che cosa significa includere? Significa accogliere, aggiungere, chiudere dentro un cerchio tutte le persone e queste persone devono riuscire a giocare insieme. In un parco giochi inclusivo non ci possono essere le barriere architettoniche che sono degli ostacoli che impediscono a qualcuno di entrare facilmente in questo spazio, nel parco inoltre ci devono essere giochi il più possibile adatti a tutti i bambini quindi anche bambini che non possono camminare o che lo fanno con difficoltà, bambini ciechi, bambini con autismo o altre difficoltà che hanno necessità particolari.
Qual è la differenza tra un parco classico e un parco inclusivo? In un parco classico ci sono dei bambini che purtroppo a causa di alcune loro difficoltà devono stare a guardare e non possono giocare quindi vengono esclusi in un parco giochi inclusivo invece tutti i bambini giocano insieme.
Da molti anni esistono delle strutture gioco che possono essere adatte anche a bambini ad esempio che hanno delle difficoltà motorie motorie (legate al movimento) come l'altalena a cestone oppure quella a nido su cui un bambino che non riesce a stare seduto da solo si può sdraiare o accovacciare e non è per forza costretto a tenersi in equilibrio.
Un'altra struttura gioco che può andare bene per un parco giochi inclusivo è la sabbiera rialzata: può essere utilizzata da tutti i bambini anche quelli che sono seduti in carrozzina e ci si può giocare tutti insieme mentre rispetto a quella che di solito si trova in basso proprio a livello del terreno e diventerebbe un po' più difficile per questi bambini.
Una cosa importantissima che non deve mai mancare quando si realizza un parco giochi inclusivo è il progetto che cos'è il progetto e quando qualcuno si mette a tavolino si siede e comincia a pensare a come deve essere realizzato il parco non si possono prendere i giochi così a caso e metterli nel parco perché altrimenti il risultato sicuramente non sarebbe ottimo ma bisogna invece pensare bene alle necessità di tutti i bambini.

.jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)

