20 marzo 2024

Giornata dell'inclusione a scuola

In occasione della giornata dell'inclusione abbiamo pensato di coinvolgere alcuni bambini della terza classe primaria nella "progettazione" di un parco giochi inclusivo. Dopo aver illustrato loro, tramite immagini ed esempi, i concetti base accessibilità, abbattimento barriere architettoniche, inclusione, gioco insieme, ai bambini è stato consegnato un foglio con immagini di strutture gioco di ogni tipo da ritagliare e incollare su un cartellone per creare il proprio parco ideale.

Alcune immagini della presentazione






Partiamo dal diritto al gioco: tutti i bambini hanno dei diritti molto importanti come quello alla vita, il diritto alla salute il diritto ad andare a scuola, però hanno anche un diritto che si chiama diritto al gioco. 
Sembra un diritto che tutti riescono a fare valere e invece non è così: ci sono dei bambini che hanno difficoltà a giocare nei parchi, ad esempio chi usa una carrozzina per spostarsi oppure chi ha bisogno di stampelle o non ci vede bene.
Ma che cos'è un parco giochi inclusivo? È uno spazio che deve includere tutti. Che cosa significa includere? Significa accogliere, aggiungere, chiudere dentro un cerchio tutte le persone e queste persone devono riuscire a giocare insieme. In un parco giochi inclusivo non ci possono essere le barriere architettoniche che sono degli ostacoli che impediscono a qualcuno di entrare facilmente in questo spazio, nel parco inoltre ci devono essere giochi il più possibile adatti a tutti i bambini quindi anche bambini che non possono camminare o che lo fanno con difficoltà, bambini ciechi, bambini con autismo o altre difficoltà che hanno necessità particolari.

Qual è la differenza tra un parco classico e un parco inclusivo? In un parco classico ci sono dei bambini che purtroppo a causa di alcune loro difficoltà devono stare a guardare e non possono giocare quindi vengono esclusi in un parco giochi inclusivo invece tutti i bambini giocano insieme.
Da molti anni esistono delle strutture gioco che possono essere adatte anche a bambini ad esempio che hanno delle difficoltà motorie motorie (legate al movimento) come l'altalena a cestone oppure quella a nido su cui un bambino che non riesce a stare seduto da solo si può sdraiare o accovacciare e non è per forza costretto a tenersi in equilibrio.

Un'altra struttura gioco che può andare bene per un parco giochi inclusivo è la sabbiera rialzata: può essere utilizzata da tutti i bambini anche quelli che sono seduti in carrozzina e ci si può giocare tutti insieme mentre rispetto a quella che di solito si trova in basso proprio a livello del terreno e diventerebbe un po' più difficile per questi bambini.
Una cosa importantissima che non deve mai mancare quando si realizza un parco giochi inclusivo è il progetto che cos'è il progetto e quando qualcuno si mette a tavolino si siede e comincia a pensare a come deve essere realizzato il parco non si possono prendere i giochi così a caso e metterli nel parco perché altrimenti il risultato sicuramente non sarebbe ottimo ma bisogna invece pensare bene alle necessità di tutti i bambini.